venerdì 15 luglio 2011

Siamo tutti uguali.

C'è chi è più alto e chi è più basso, chi veste più elegante e chi come capita, chi è biondo e chi è bruno (i castani come me vengono di solito associati all'una o all'altra categoria, a seconda dell'intensità del castano, mentre i rossi sono troppo rari e quindi non classificabili, come gli albini), chi sa cantare e chi è stonato come una campana, chi sa guardare solo con gli occhi e chi anche col cuore, chi sorride per davvero e chi per finta, chi dorme e non piglia pesci e chi è più fortunato e riesce a pescarli anche mentre dorme, chi alza lo sguardo verso il cielo per superbia e chi lo fa solo per guardare le stelle, chi piange per un nonnulla e chi per pura felicità, chi crede in Dio e chi pure ma lo chiama in altro modo, chi per addormentarsi abbraccia un cuscino e chi rimane sveglio in attesa del sonno, chi crede nel bene e nel male e chi gli va bene e chi gli va male, chi dice di saper amare e chi ama in silenzio senza sapere di amare veramente, chi preferisce stare solo per un pò e chi ha bisogno degli amici proprio perché si sente solo, chi dà del diverso ad un altro e poi ha abitudini tutte sue, chi adora la cioccolata e chi la odora e basta perché fa ingrassare, chi porta gli occhiali perché non ci vede e chi porta gli occhiali per il sole, chi d'inverno aspetta l'estate e chi d'estate rimpiange l'inverno, chi ama gli animali e chi gli animali li ha visti una volta allo zoo, chi sa nuotare e chi ammette di non saperlo fare, chi scatta una foto e chi dipinge, chi fa l'oratore in pubblico ma quando scrive sbaglia le doppie e chi è timido ma sa scrivere, chi è nato per comandare e chi per fòttere, chi sa ancora andare in bicicletta e chi ha dimenticato come si fa, chi parla con la bocca piena e chi si riempie la bocca ma poi in fondo non dice nulla, chi fa castelli di sabbia e chi li fa o di carte o in aria, chi è felice e chi è infelice (ma entrambi sono consapevoli che le parti si invertiranno, prima o poi), chi crede di essere qualcuno e chi non lo è e gli va di lusso così.

Insomma, ognuno è una storia diversa, ognuno è un colore diverso, ognuno è una vita diversa, ognuno è stato un inizio diverso e ognuno sarà una fine diversa. In definitiva, ognuno ha un ruolo diverso nel mondo. Ognuno è ognuno.

Ma basterà guardarsi negli occhi un istante per capire che, in fondo, siamo tutti uguali. Perché è vero che ognuno è ognuno. Ma non bisogna dimenticare che ognuno è vero. E perciò, lo siamo tutti.

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