martedì 10 maggio 2011

Quello che i cartoni animati non dicono.

Il dilemma di Robin Hood: "Rubo ai ricchi per dare ai poveri. Ma poi i poveri diventano ricchi e allora devo rubare loro per dare ai ricchi che intanto sono diventati poveri. Solo che così i ricchi ritornano ricchi e i poveri ridiventano poveri e si ripropone il problema. La prossima volta mi faccio i cazzi miei."

Semola (Artù), La spada nella roccia: "Me ne potevo stare tranquillo a fare lo scudiero e a cazzeggiare con Mago Merlino e col suo gufo parlante, e invece, dato che sono cleptomane, ho visto quella spada e non ho saputo resistere dall'estrarla da quella stupida roccia. Ora ho sul groppone un intero regno, pestilenze e carestie, guerre e ciarlatani, mi devo vestire come un giullare, hanno già tentato di farmi fuori tre volte e mi hanno pure cambiato nome. In più, ho come la sensazione che quella Ginevra mi stia nascondendo qualcosa."

Biancaneve: "Il principe azzurro soffriva di alitosi. E non dico altro."

Cenerentola: "Alla faccia di tutte le malelingue: non è detto che chi parla con i topi, viaggia nelle zucche e vede fate in cucina sia destinato al manicomio. Come vedete, ho addirittura sposato un principe."

Pinocchio: "Meglio burattino con certi poteri che bambino vero. Nella fiaba vi facevano vedere solo il naso."

Simba, Il re leone: "Fosse dipeso da me, me ne sarei stato tutta la vita a farmi le canne nella savana con Timon e Pumbaa."

Mowgli, Il libro della giungla: "Pure un bambino si rende conto che gli animali della giungla è meglio averceli amici che nemici. E vabbè che io mi sentivo più lupo che bambino, ma perché ho seguito quella mocciosa tutta curve e mi sono unito agli uomini? Baloo non mi parla più, Bagheera mi vuole mangiare e Kaa ha provato a mordermi già dieci volte. E' proprio vero che tira di più un pelo di.. che un carro di buoi."

Shrek: "Vi dico solo che, prima di tutta questa storia, passavo le mie giornate a rotolarmi nel fango, a spaventare la gente, a vestirmi sempre con le stesse cose (quando decidevo di vestirmi) e a mangiare quello che capitava. Poi, giudicate voi."

Aladdin: "Io volevo solo un amico con cui scambiare due chiacchiere la sera, che non fosse una scimmia pulciosa e pasticciona. Ho trovato un genio esaurito e megalomane che mi ha messo in testa manie di grandezza. Quanto a Jasmine, beh, concordo con l'ultima frase di Mowgli."

Bambi: "Mi avevano rassicurato sul fatto che avrei interpretato un cartone animato per bambini. Invece, ho traumatizzato generazioni su generazioni. Ho licenziato il mio manager Tamburino, che tra le altre cose era pure cocainomane. Ma non sono più rientrato nel giro."

Pongo e Peggy, La carica dei 101: "Ok, abbiamo sbagliato a non usare precauzioni, ma cazzo 99 cuccioli tutti in una volta! Avevamo organizzato tutto alla perfezione con Crudelia Demon per levarceli dalle scatole e tornare a goderci la vita di coppia. Ma poi la produzione ci ha costretti a quella farsa del salvataggio da genitori provetti. Voi non lo sapete, ma a telecamere spente li abbiamo abbandonati tutti e 99 in un autogrill."

Duchessa, Gli aristogatti: "Quel puttaniere di Romeo mi ha fatto più corna di quelle di Bambi quando è diventato cervo, senza offesa."

Peter Pan: "Se non fosse stato per quella Trilly, che era dappertutto come il prezzemolo, più fastidiosa di una mosca e più impicciona di una vecchia comare, io a quest'ora a Wendy me la facevo sicuro."

Insomma, dobbiamo smetterla di pensare che nei cartoni animati "tutti vissero felici e contenti", facendo paragoni impietosi con la vita di tutti i giorni. In realtà, anche i personaggi dei cartoni avevano i loro problemi, le loro ansie e i loro tormenti. La differenza è che non potevano venirne fuori con scelte proprie, ma solo per volontà dell'autore della fiaba o del film. Perciò, rimbocchiamoci le maniche, non diventiamo cartoni animati nelle mani di sceneggiatori, burattini diretti dal puparo di turno, zucche senza vita o disegni in bianco e nero nell'arcobaleno di tutti i giorni. Trasformiamoci in esseri umani e apriamo gli occhi, non per piangerci addosso, ma per trovare la soluzione. Senza fare affidamento su fate e maghi, che non esistono. Purtroppo.

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