sabato 14 maggio 2011

Dieci motivi non comuni per dire No al ponte sullo Stretto di Messina.

1. Anche la natura è restia ad unire la Sicilia alla Calabria: la fa avvicinare sì e no di qualche millimetro ogni anno, poi cambia idea e la allontana di nuovo, spostandola verso l'Africa. Insomma, fa un pò di teatrino, tanto per guadagnarsi lo stipendio. Anche perché dalla Regia le hanno detto di ricordarsi di avere a che fare con un'isola.

2. Quando torno a casa voglio sentire per prima cosa il profumo del mare. E quando vado via, voglio che sia l'ultima. Di gas di scarico mi bastano quelli che respiro in città.

3. Soffro di vertigini e odio la megalomania.

4. Un ponte istiga ai suicidi molto più di una nave.

5. Non credo sia opportuna una continuazione della "Salerno-Reggio Calabria". Metaforicamente parlando.

6. Nessun barbone potrà mai dormire sotto questo ponte. A meno che non sia fornito di uno scafandro.

7. Voglio continuare a fare il bagno al "Pilone", decantare ai forestieri la bellezza del panorama ("Ma ti rendi conto del posto in cui stai sguazzando??") e raccontare di quando Sicilia e Calabria erano unite dai tralicci dell'elettricità tra un pilone e l'altro. E che ora non lo sono più.

8. Per disintossicarmi dal caos cittadino, dai clacson e dal baccano umano di tutti i giorni, ogni tanto ho bisogno di passeggiare sulla spiaggia, a Torre Faro. Per ascoltare solo il respiro del vento e il rumore delle correnti che si scontrano. Nient'altro.

9. L'ombra del ponte ostacolerebbe il lavoro della vedetta sulle feluche nella pesca del pesce spada.

10. Amo la mia terra. Perché è circondata dal mare, dal vento e dal sole. Un puntino nel cerchio del mondo. Senza nessuna retta che lo congiunga agli altri.

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