venerdì 29 aprile 2011

La caccia alle bilance.


L’ultima proposta dell’entourage del Pdl (non il partito, ma il "Pisistrato della Lombardia") è stata quella di riscrivere l’art. 1 della Costituzione, prevedendo espressamente la supremazia del Parlamento su tutti gli altri organi costituzionali, in primis il Presidente della Repubblica e la Magistratura.
Ora, mi sono interrogato a lungo su tutto ciò, cercando di capire quale possa essere il motivo che spinge certi politici a ridicolizzarsi dinanzi all’opinione pubblica con “sparate” del genere. E, a parte le considerazioni delle solite malelingue comuniste che la mettono sempre sulle leggi ad personam e sulle attività (non solo sessuali) del premier eletto dal popol(in)o, sono giunto alla conclusione che siamo di fronte ad una delle tappe fondamentali del nuovo programma politico del Governo: la caccia alle bilance.
Mi spiego meglio. Sono dell’idea che Berlusconi sia ormai ossessionato da quell’oggetto perfetto che è la bilancia, specie quella a due bracci (la c.d. stadera), simbolo, guarda caso, della Giustizia. Nella sua personalissima battaglia contro i fantasmi che indossano toghe anziché lenzuola, il buon Silvio ha deciso di vincere alla sua maniera, ossia eliminando alla radice il problema. Cancellando la bilancia e le sue implicazioni concettuali. Pertanto, anche il metaforico bilanciamento tra poteri era davvero scomodo, retaggio di una tradizione politico sociale ormai decrepita e troppo attenta ad un equilibrio istituzionale che ha davvero rotto. Meglio mettere il Parlamento uber alles e tanti saluti a tutte le altre parti del corpo della democrazia. Importanti come un’appendice, cioè utili solo ad infiammarsi e, nei casi più gravi, a degenerare in peritonite.
Ecco le tappe del programma anti-bilance di cui sopra.
1-Sostituzione immediata del simbolo della Giustizia. Al posto della stadera, eccessivamente politically correct e, come detto, invisa al Grande Capo, in mano alla donna bendata (confermatissima, forse solo un po’ più scosciata, ma rigorosamente con la benda perché il “vedo non vedo” attizza sempre), accanto allo spadone (simbolo di virilità) ci sarà un telecomando (simbolo di par condicio tra le tv) oppure, ma è una tesi minoritaria, un cellulare con tanto di rubrica (per sdrammatizzare il problema delle intercettazioni). C’è chi ha proposto, tra i più arditi, di far fare alla suddetta donna il segno delle corna con la mano libera, per rendere più divertente l’atmosfera resa davvero noiosa e pesante da quei giudici di sinistra, tutti casa, chiesa (anche se sono di sinistra) e diritto. Qualche idea innovativa pure sullo slogan “dura lex sed lex”: la Lega vorrebbe mantenere dell’intero brocardo solo l’aggettivo “dura”, che è notoriamente la parola fondante l’intera tradizione culturale del Carroccio; il che, inoltre, servirebbe anche ad incoraggiare gli imputati a  difendersi uscendo gli attributi durante i processi, come si suol dire. Si tratta, in generale, di emendamenti che strategicamente verranno proposti in occasione di un’altra riforma della Giustizia, che tutt’ora è in cantiere ed è oggetto di discussioni e studi tra i pregevoli e fantasiosi giuristi del Pdl: quella che prevede la sostituzione della Corte Costituzionale con il Tribunale di Forum (dal quale, ovviamente, verrà eliminata la parte in cui il pubblico vota con i pesetti da mettere nella bilancia: al suo posto, si voterà attraverso il telecomando dell’”aiuto del pubblico” di “Chi vuol esser milionario”). Il dibattito sulla nuova riforma è ancora acceso perché c’è chi vuole proporre come Presidente della nuova Consulta il giudice Santi Licheri, data la sua rinomata fama riconosciuta bipartisan, mentre, per altri, potrebbe costituire un ostacolo il fatto che il celebre togato sia già morto.
2-Eliminazione del segno zodiacale della Bilancia. Al suo posto, le proposte più gettonate sono Vergine 2 e il pre-Scorpione. In effetti, Vergine 2 ha fatto ingolosire subito il Premier, incuriosito dalla possibilità di bissare l’inviolabilità delle nate sotto il nuovo segno, una volta entrate nel suo Harem. Inoltre, il nome si inserisce perfettamente nel quadro di espansioni edilizie che sta interessando le grandi città, con la creazione di superquartieri residenziali e lussuosi. I cineasti del Pdl sono egualmente entusiasti, anche se al nome Vergine 2 vorrebbero aggiungere “La vendetta” in onore di Rambo 2. Sembra essere stato accantonato, quindi, il pre-Scorpione, ma per il semplice fatto che nessuno sa come nasce uno scorpione.
3-Eliminazione dell’oggetto bilancia da tutti i campi di applicazione. I fruttivendoli, ad esempio, dovranno pesare la frutta con le mani e regolarsi “a occhio”. Qualunque controversia sarà devoluta in unico grado al Tribunale delle Banane, che, tra le altre cose, ben si concilia col fatto che anche la nostra Repubblica viene dai politologi più attenti ricondotta ai suddetti frutti oblunghi. Scontato l’appoggio della Lega alla proposta, sebbene però interpretata dai giureconsulti di Bossi solo nel senso fallico della questione.
Naturalmente, anche il peso della gente non potrà più essere misurato con la bilancia. Si ricorrerà al metro, ovviamente in riferimento alla larghezza del giro vita. Pertanto, dato l’utilizzo del metro anche per l’altezza, ogni persona sarà schedata come un mobile Ikea. Si discute, in proposito, se occorrerà indicare anche la profondità dell’individuo e il colore. A chi vede nella raccolta di questi dati una palese violazione della privacy e del divieto di discriminazione, si contrappone chi, invece, vi trova dei lati positivi: la profondità aiuterà a studiare e a risolvere storici problemi come la fila alla posta e la calca sui mezzi pubblici; l’individuazione cromatica, invece, aiuterà ad abbinare l’impiegato all’ufficio di riferimento in base al colore delle pareti. E poi, come osservato sagaciamente dai membri del Pdl, in un colpo solo si risolve il problema del peso-forma: la gente non sarà più ossessionata dall’ago della bilancia e vivrà meglio, anche se un po’ più rotondetta. Del resto, un uomo senza pancia è come un cielo senza stelle. E la donna un po’ più in carne piace sempre agli uomini. Le parole “anoressia” e “obesità” saranno cancellate dal vocabolario e dai libri di medicina. Se la gente non ci pensa, sostengono al Governo, allora le malattie non vengono: è l’ipocondria il vero problema degli italiani! 

In realtà sono ben altri i problemi degli italiani. Ad esempio, per rimanere in tema, molti si interrogano ancora se è più pesante un chilo di paglia o un chilo di ferro. Dovremo iniziare a preoccuparci, infatti, quando ci imporranno una risposta, escludendo l’altra. Perché lo motiveranno. E noi, che non potremo dare peso alle loro parole perché non avremo più lo strumento adatto, crederemo loro.  Ancora una volta. Come tanti pesetti che, senza piatto della bilancia, non servono a nulla. Al massimo, sono buoni per pescare. Appunto, per andare a fondo.

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