domenica 15 aprile 2012

Ho i piedi adatti per camminare sulle stelle.

Non scrivo da un pò. Perché, per adesso, ho preferito affacciarmi dalla finestra della mia stanza e guardare le stelle. Anche quando piove e il cielo carico di nuvole prova a nasconderle. Ma l'oscurità, che arriva sempre prima della luce, e sta lì ad aspettarla, ogni volta, di fronte alle stelle, si fa da parte. E si squarcia, in miriadi di buchi lucenti che brillano senza una direzione precisa.

Immagino di camminare su quelle stelle, di usarle come ponte magico per arrivare da te. Ogni volta che sento il bisogno di abbracciarti, ogni volta che desidero vederti, ogni volta che capisco dalla tua voce cosa significa essere felici, perché ormai siamo uno dentro l'altra e ogni mattina ci svegliamo assieme, anche se in letti diversi.

E così, un passo dopo l'altro, su sentieri che illuminano il mondo intero e che, stavolta, riesco a vedere solo io. Ho come una bussola nella testa, che non segna il nord, ma si muove solo quando, ridendo con l'anima, sentiamo quella piccola scossa lungo la schiena che vuol dire vita.

Seguo quei puntini bianchi, mettendo con attenzione i piedi al centro di ogni piccola forma celeste che incontro, per non cadere e dover ricominciare daccapo. Ho i piedi adatti per camminare sulle stelle, me lo dici sempre, prendendomi in giro. Io dapprima metto il muso, poi guardo i miei piedi grossi e piatti e rido pure io. In equilibrio, dunque, salgo, corro, scendo, mi piego, rallento, fino ad arrivare a te.

Che mi aspetti dietro la porta, che apri solo appena capisci che sto per arrivare, mentre mi accingo a salire quell'ultima rampa di scale. E allora ti vedo, in cima, che mi sorridi. E resto lì, fermo, per qualche secondo, a guardarti. Spettatore di uno spettacolo in scena solo per me.

E poi, superato l'ultimo gradino, mi fermo di nuovo, a pochi millimetri dal tuo viso. Per respirare il tuo profumo e lasciarlo entrare dentro di me, per farlo scorrere nel mio sangue, fino al cuore. E infine ti bacio.

Ma ancora non ti posso abbracciare. Ho in mano una stella, che ho preso lungo il cammino e che ti voglio regalare.

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