lunedì 5 dicembre 2011

Il mio primo bis è stato di polpette.

Erano di carne, al sugo. E io ero all’asilo. Anzi, alla mensa dell’asilo.

Quello stesso asilo nel quale, una volta, girai nudo dopo aver fatto la cacca, perché nei pressi del bagno non c’era la maestra a portata di mano per aiutarmi nelle operazioni successive alla fattura. Nessun imbarazzo provai nel percorrere in costume adamitico il corridoio sul quale si affacciavano le classi, rintracciando alfine la maestra e ottenendo quello che volevo. Solo quando poi quest’ultima riferì a mia nonna l’accaduto, mi sfiorò un minimo di vergogna, non tanto per il fatto in sé, quanto per il rimprovero che credevo mi sarebbe giunto, di lì a poco, per quell’increscioso episodio.

Che poi, se ci penso, non esistono regole di buon costume per i bambini. Tranne, forse, per quanto riguarda le parolacce. Anche se, in questi casi, c’entra, più che altro, la curiosità di ripetere una parola nuova, che l’adulto di turno proibisce di pronunciare, dopo che lui stesso se l’è lasciata sfuggire, colpevolmente, alla presenza del bambino, che è pronto a recepire quel suono con orecchie attente, anche se sembra stia pensando o facendo tutt’altro. Comunque sia, l’assenza di regole favorisce non poco la naturale inclinazione del bimbo a trovare soluzioni pratiche e veloci ai problemi di ogni giorno, con quella spensieratezza che, piano piano, ognuno di noi perde a favore dell’apprendimento e dell’applicazione delle regole stesse.

In ogni caso, tornando a me, mia nonna risolse tutto con un sorriso e con una delle sue battute - che adesso non ricordo, perché ai tempi non la capii - facenti parte di quel repertorio di semplicità e tradizione che le invidio fortemente. La stessa semplicità con la quale, prima di dormire, mi raccontava quelle che io pensavo fossero storie inventate e che, invece, erano tutti episodi di vita vissuta.

La stessa semplicità con cui, ancora oggi, mi sento di poter affermare, emozionandomi, che polpette come quelle dell’asilo non ne ho più mangiate e che quello fu il più bel bis culinario della mia vita.

Nessun commento:

Posta un commento