giovedì 18 aprile 2013

A questo punto mi chiedo per cosa stiamo protestando.


A questo punto mi chiedo per cosa stiamo protestando.

Perché il Presidente della Repubblica non possiamo votarlo direttamente noi? Perché, in teoria, adesso è come se lo stessimo votando noi? Perché se allora fosse stato così non ci sarebbero stati questi nomi e questi numeri? Perché la rabbia cresce ma anche l'Arabia non è mica un brutto posto dove espatriare? Per lo scontato inciucio fra Bersani e Berlusconi? Perché niente cambia e figuriamoci se si trasforma? Perché Renzi ha perso le primarie? Perché Grillo straparla? Perché per una volta avevamo pensato che il voto per i Presidenti di Camera e Senato fosse stato libero da ogni compromesso? Perché è vero che i Governi si fanno coi compromessi ma è altrettanto vero che il "compro" iniziale non necessita per forza di uno che si vende? Perché i nostri rappresentanti politici hanno tradito l’elettorato? Perché il partito ha tradito la propria ideologia? Perché tutti tradiscono tutti e i cornuti non si contano? Perché, a proposito di cornuti, a questo punto, il PD che accusa il PDL è come il bue che dice cornuto all’asino? Perché se Bersani e Berlusconi avessero proposto Rodotà non saremmo qui a protestare? Perché il PD non vuole votare uno di sinistra? Perché Bersani ha abbracciato Alfano? Perché sono entrambi pelati? Perché Bersani ha la cravatta rossa delle grandi occasioni? Perché ci siamo resi conto che la Sicilia di Crocetta non può replicarsi in Parlamento tranne oggi e comunque solamente sotto forma di tre delegati? Perché anche Crocetta non vota Marini? Perché non si tratta di Valeria Marini come avevamo sperato?

O forse perché fuori da Montecitorio va in scena la protesta dei cittadini e ci rendiamo conto che, ancora una volta, siamo appunto fuori e non ci fanno entrare?

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