giovedì 9 febbraio 2012

Immaginate.

Immaginate, per un attimo, che tutto intorno a voi si fermi e si condensi in un'atmosfera ovattata e silenziosa di eccezionale intensità. Una sorta di estasi stradale, di domenica ecologica del caos, di nirvana dei martelli pneumatici. Come se tutte le voci fossero narcotizzate, incapaci di venir fuori con la solita regolarità; come se i corpi degli uomini si bloccassero, dopo aver succhiato l'ultima goccia di carburante divino; come se tutte le cose meccaniche o elettriche che normalmente schiamazzano nei dintorni si assopissero, in un sonno improvviso e senza spiegazione.

Non esisterebbero più i concetti di velocità, urla, movimento, che diventerebbero solo un ricordo, impossibilitato a trovare nella realtà un referente concreto. Nel nulla dei sensi, l'unico a funzionare sarebbe la vista. I vostri occhi schizzerebbero nelle orbite con una rapidità allucinante, stimolati a rendere al massimo per compensare l'assenza del resto. E coglierebbero questo strano spettacolo, trasmettendo al cervello immagini e sensazioni splendide e terribili al tempo stesso.

Ecco, immaginate tutto questo. Ognuno fermo nel luogo e nell'attimo in cui hanno avuto inizio il torpore e il silenzio, capace solo di osservare, pensare, riflettere e soffrire, perché l'uomo privo di azione e di contatto è come una rosa nascosta che nessuno può guardare.

Ma è davvero quello che desiderate? Serve tutto ciò per placare le ansie e la stanchezza, per avere consapevolezza di se stessi e capire le proprie emozioni? Per condividere un'idea anche stupida con la prima persona che si ha a tiro? Per far esplodere ordigni inesplosi, soffocati dentro voi stessi per paura del baccano che farebbero? Per sentire il sangue che scorre nelle proprie vene, il cuore che batte all'impazzata e lasciarsi affascinare dal creato?

Non credo proprio. Piuttosto, pensate al mondo col sorriso, senza che gli effetti dello scorrere del tempo e dell'evoluzione dell'uomo possano anche solo sfiorare la vostra idea di felicità.

Che è universale, e supera i confini dell'esistenza. Soprattutto quando si forma guardando negli occhi la persona che si ama.

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