mercoledì 26 giugno 2013

Il voto di cambio.

Chi ci ha creduto fin dall'inizio.
Chi non ci ha creduto anche dopo la fine.
Chi ha cambiato idea tra un voto e l'altro.
Chi nell'urna non ci ha messo soldi ma solo il segreto.
Chi si compra la pasta in autonomia e fa benzina dove capita.
Chi ha votato felice. Minuscolo.
Chi era lontano e ha raccontato di una piccola città come la più grande del mondo.
Chi ha imparato di nuovo ad andare in bicicletta.
Chi si è commosso come un bambino.
Chi ha esultato come allo stadio.
Chi ha corso all'impazzata nella folla.
Chi ha contribuito anche solo convincendo un amico.
Chi vive fuori ed è tornato a casa solo per mettere una ics. Sempre sullo stesso nome.
Chi ha abbracciato a casaccio.
Chi ha ritrovato gioia e passione, così, senza rendersene conto.
Chi ha accettato di rinascere ammettendo con umiltà di essere ormai morto da un pezzo.
Chi ha spento i cinici e gli scettici con una lacrima di gioia ancor prima che si spegnessero da soli.
Chi alla fine ha sorriso guardando in alto e ringraziando per il miracolo un pilone.
Chi il giorno dopo ha camminato a testa alta.
Chi, alla fine,anche di notte, ha colto quel raggio di sole dagli occhi di un uomo stanco ma vero.
Chi ha iniziato a mettere quel raggio di sole nella vita di tutti i giorni.

Tutti loro lo hanno sostenuto e votato. Nessuno di loro ha voluto qualcosa in cambio. Se non il cambio in quanto tale.

In bocca al lupo Renato. E grazie.